Mi sono laureato…

Martedì è stata una giornata importante per me. A parte l’incazzatura per aver mancato di nuovo l’obiettivo (ragazzi, lo so che 110 è tanto, però quella “lodina” tutto sommato me l’ero meritata, no?), mi sono sentito sollevato da un peso. Un po’ l’università m’era venuta a noia, soprattutto perché avevo voglia di trovare quell’indipendenza economica che cercavo da tanto tempo.
La giornata l’ho vissuta serenamente: a fine mattinata i giochi erano già fatti (e fortunamente il prof. m’aveva comunicato il risultato, togliendo quindi le castagne dal fuoco). Così il pomeriggio tutto è stato solo la formalità che prevedevo…

Vorrei concludere questo blog entry riportando i ringraziamenti che ho pubblicato sulla mia tesi.

Se stai leggendo questa pagina, evidentemente la mia tesi è finita e con lei un importante capitolo della mia vita, durato sei anni.
L’università non è stato solo andare a lezione, studiare e dare esami, ma mi ha insegnato la difficoltà della quotidianeità. Sono stati sei anni importanti, a volte difficili, ma belli e pieni di emozioni. Ogni esame superato è stato una conquista, ogni esame rinviato una piccola sconfitta da cui rifarsi.
Molto di questo risultato però non è solo merito mio, ma anche e soprattutto di chi ha creduto in me prima ancora che lo facessi io. Perché tante volte, soprattutto all’inizio, quando tutto mi sembrava più grande di me, non avrei potuto fare molto se non avessi trovato persone speciali sul mio cammino: Giusi che mi ha fatto scoprire i ristoranti pisani, il teatro e l’amore per i viaggi; Giuseppe e Giovanni, senza i quali le sere di svago e i pasti a mensa sarebbero stati più grigi; Manuel, il cui confronto continuo è stato indispensabile per i miei risultati universitari; Antonio (il leccese) con i suoi rientri serali a casa e le chiacchierate davanti la TV; Giulio e Alessandra e le “visite guidate” per negozi musicali sparsi per l’Italia; Antonio (il sardo) ed i nostri giri notturni fino all’alba; tanti altri amici con cui potrei riempire dozzine di pagine come questa. . .
E’ solo adesso, che non so esattamente cosa sarà del mio futuro post-laurea, che questi piccoli gesti di normale quotidianeità acquisiscono valore. Per questo motivo, dopo aver dedicato la tesina triennale ai miei genitori, che rimangono comunque figure stabili della mia vita, questa è dedicata ai miei amici, dai più presenti ai più eterei, dai più “vecchi” ai più recenti, perché hanno contribuito a rendere speciali sei anni di vita universitaria.

Stay tune, perché ho parecchie cose da scrivere in questi giorni! 😉

1 Comment

  1. Te lo diranno al FCE, ma vorremmo anticiparti che con il past tense si aggiunge il suffisso -ed! 😉
    Stay tuned maledett!

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