L’ho tagliata! La barba che mi portavo dietro da diverse settimane, simbolo del mio stato d’animo, non c’è più. Ero stanco di sentirmi chiedere come mai avessi la barba lunga. La maggior parte delle persone che me l’hanno chiesto non avevano nessuna intenzione d’ascoltare le motivazioni del mio stato animo triste ed affranto, del mio pericoloso calo di autostima. Così l’ho tagliata, non a simboleggiare un “ora sto meglio, provo a risollevarmi”, ma piuttosto per indicare “non chiedermi niente, se non t’importa realmente”. Del resto, chi mi conosce bene, conosce anche i miei problemi senza bisogno che la mia barba palesi la cosa.
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La tristezza dell’impotenza!
La tristezza dell’impotenza è un sentimento che non avevo mai provato. Mai mi ero sentito non in grado di raggiungere un obiettivo, incapace di fare qualcosa, di ottenere uno scopo prefissato. E’ una sensazione bruttissima, perché quando incominci a provare questo tipo di sentimento, sei arrivato davvero ad un punto critico. Sei arrivato al punto di guardare la realtà della tua situazione senza potervici interferire… o senza essere in grado di farlo.
L’impotenza è una condizione veramente opprimente! Solitamente mi vedevo in grado di raggiungere un qualsiasi obiettivo. Mi bastava stabilire quale e la sua data… e ci riuscivo sempre nei termini prefissati. Quando tutto è sempre “così semplice”, l’unica volta che ti trovi a lottare, ti senti incapace, non in grado… impotente!
Ed il bello è che, mentre sei lì a lottare per qualcosa, ti vengono date altre “pratiche” da sbrigare in modo che la tua situazione sia sempre più insopportabile, difficile, complicata.
A volte vorrei spegnere… mi butto sul letto con la speranza di non pensare… vado a dormire e mi rigiro nel letto, pensando, ma senza produrre niente di importante o concreto… non esce dalla mia mente un’idea, un’indizio, una direzione in cui scavare. Qualche tempo fa dicevo ad un amico “sto scavando”… e lui mi rispondeva “tra un po’ vedrai la luce”… ed io “no, sto scavando in orizzontale”.
A volte vorrei spegnere… 🙁
Contest: trovate il bug!
Follia più assoluta. Ho tirato la testa contro il monitor per alcuni giorni. Non mi capacitavo del fatto che una funzione così semplice potesse creare così tanti problemi. Ed invece era lei, che pur nella sua semplicità , faceva un casino ASSURDO!!!
Il codice della funzione è questo:
void FillBuffers(void* IQ, void* Iout, void* Qout, int dim) { int i, k; uint32_t current_sample, current_workin_var; uint16_t current_I; uint16_t current_Q; uint32_t* IN = (uint32_t*)IQ; uint16_t* I_32 = (uint16_t*)Iout; uint16_t* Q_32 = (uint16_t*)Qout; dim = dim/4; // convert from 8 bit indexing to 64 indexing for ( i = 0 ; i < dim ; i++ ) { current_sample = IN[i]; // take sample from input buffer current_I = 0; // Flushing… current_Q = 0; // … for ( k = 0 ; k < NCYCLE ; k++ ) { current_workin_var = (current_sample >> (NCYCLE - 1 - k)) & 0×01; if ( (k%2) == 0 ) { // I current_I = (current_I < < 1) | current_workin_var; } else { // Q current_Q = (current_Q << 1) | current_workin_var; } } // Remember: // -1 is coded 1 // 1 is coded 0 I_32[i] = current_I; // Store sample on output buffer Q_32[i] = current_Q; // … } } |
Potete scaricare anche un piccolo zip dove dentro trovate il sorgente di un programmino di test ed un Makefile. Offro un pizza (margherita!) a chi mi trova il bug, e me lo dimostra, debugger alla mano. Per quanto mi riguarda, il problema proviene da inttypes.h. Infatti l’ho già soppressa da tutto il mio codice… 🙂
Evvai!!!
Ora non mi parlate più di esami, ok??!??!? :@
…ieri ho dato l’ultimo della mia carriera universitaria (??) e quindi adesso mi sento un laureando a pieno titolo. Mi manca solo la mia tesella da finire… speriamo che non sia troppo complicato! :S
Per il resto che dire? Era Settembre 2001 quando sono arrivato a Pisa… forse non ci credevo nemmeno io… almeno non credevo di fare “così in fretta”. Siamo a Febbraio 2007 e tante cose sono cambiate, alcune in peggio, tante altre in meglio. Però diciamo che la strizza prima di ogni esame, importante o meno, non è mai cambiata in 5 anni abbondanti. Forse questo è stato ciò che mi ha fatto dare il meglio ad ogni “turno”, anche se lo reputavo inutile e/o perdita di tempo. Non voglio dilungarmi troppo parlando di questi anni… credo che lo farò molto di più quando sarò dottore, sperando che quel giorno arrivi presto. Per adesso vi lascio così, con la mia contentezza di aver finito gli esami… 🙂
Un po’ di sano pessimismo!
A distanza di qualche tempo torno a parlare della mia tesi… e purtroppo non bene. Non per la tesi, che trovo tutto sommato abbastanza interessante, quanto per il suo andamento. Speravo in tempistiche diverse, nella possibilità di laurearmi prima dell’estate. Adesso invece mi sento un po’ alle strette, perché il tempo passa ed io ho ancora l’ultimo esame da levarmi davanti, con le conseguenti perdite di tempo che ne derivano (…fosse almeno per un esame interessante… ma ne parlerò più in là !). Conti alla mano non ho molto tempo dalla data prevista per l’esame al termine ultimo per la consegna. Gran bel casino… 🙁
Così forse dovrò rassegnarmi all’idea di passare l’ennesima estate sui libri. Poco male in realtà , se non fosse per il fatto che tra poco mi troverò a pagare la casa ed inizierò di nuovo a pesare economicamente sui miei genitori come non facevo da tempo. Si, perché effettivamente chiedere soldi a 24 (quasi 25) anni mi rompe un po’. Sono meridionale di nascita, ma non più di testa (non me ne vogliano i meridionali di testa che a 30 anni stanno ancora a chiedere soldi al babbo!) e la mia indipendenza (soprattutto economica) Ú qualcosa che desidero fortemente.
Così adesso mi trovo con due bei problemucci da risolvere: una tesi praticamente ancora da iniziare ed una situazione economica da sistemare. Voi riuscireste a non essere pessimisti?
Via, me fermo qui! Altrimenti riempio tutto il blog questa sera!!! 🙁